mercoledì 28 settembre 2016

I Laghi Alimini

I laghi Alimini sono due laghi pugliesi situati a nord della città di Otranto, in provincia di Lecce, facenti parte dell'Oasi protetta dei Laghi Alimini. I due laghi sono collegati da un canale, denominato Lu Strittu. Alimini Grande è stato generato dalla continua erosione del mare, e si estende in lunghezza per circa 2,5 km e ha una profondità di circa 4 metri. Il bacino di Alimini Grande è circondato quasi completamente da una fascia rocciosa, riccamente ricoperta da folte pinete e macchia mediterranea. Il tratto settentrionale, chiamato Palude Traguano, è pressoché basso e sabbioso; qui sono presenti numerose sorgenti, fra cui la principale chiamata Zudrea che alimenta il lago insieme con il mare. La percentuale di salinità del lago è quasi dello stesso valore di quella del mare, perché appunto, il mare confluisce in esso. I fondali del lago sono ricchi di molluschi e una gran parte del fondale è ricco di Ruppia maritima. Alimini Piccolo è generato da numerose sorgenti di acqua dolce, ed è chiamato anche Fontanelle. Si estende in lunghezza per circa 2 km e la profondità non supera il metro e mezzo. Il lago, che ha sponde basse e pianeggianti, viene alimentato dalla falda freatica del canale Rio Grande che a sua volta è generato dalle numerose sorgenti presenti presso la vicina Serra di Montevergine. Le acque del lago sono quasi sempre dolci, ma durante la stagione estiva, con il fenomeno di evaporazione delle acque, il lago tende a diventare salino. La vegetazione intorno ai due bacini d'acqua è ricchissima e si possono ammirare varie specie di piante, fra cui la rarissima orchidea di palude (Anacamptis palustris), la castagna d'acqua (Trapa natans), una specie in via di estinzione in Italia, formata da grossi frutti della stessa sembianza della castagna, e l'erba vescica (Utricularia vulgaris), una pianta carnivora, dotata di minuscoli pettini che, appena sono toccati da insetti, aprono delle vesciche che aspirano al proprio interno le prede. I laghi sono inoltre habitat importante per numerosi animali fra i quali folaghe e moriglioni. Molto ricca l'avifauna della riserva, costituita da specie migratorie come la cicogna bianca, il fenicottero, dalle gru e dalle oche selvatiche e da alcuni gruppi di cigni. Altri uccelli acquatici sono il germano reale, lo svasso, la marzaiola, la folaga, la spatola, la gallinella d'acqua e il cavaliere d'Italia. Presenti anche specie di rapaci come le albanelle e i falchi di palude, i gheppi, i nibbi, i falconi pellegrini, le poiane e le aquile imperiali e le aquile del Bonelli. Presenti anche rapaci notturni come il gufo reale, il gufo comune, l'allocco, la civetta e il barbagianni Nei boschi che circondano i laghi è possibile trovare un'avifauna altrettanto ricca, costituita da fringuelli, tordi, storni, merli, scriccioli, usignoli e picchi. Comuni anche il fagiano e la quaglia. I laghi permettono la vita anche di numerosi rettili, come la testuggine d'acqua e di terra, bisce d'acqua, del cervone, della vipera comune e del colubro leopardino. Molto comuni sono i rospi, che spesso raggiungono notevoli dimensioni grazie alla generosa quantità di cibo, le rane, le salamandre e il tritone italico. I mammiferi più comuni sono quelli più tipici del bioma mediterraneo, quali i roditori come gli scoiattoli, i topi campestri, i ghiri, i moscardini, i conigli selvatici e il topo quercino. Altro roditore abbastanza comune è la grossa istrice. Molto comuni sono anche i tassi, le donnole, le faine, le puzzole, i ricci, i furetti e i grossi cinghiali. Più difficili da vedere sono i furtivi e aggressivi gatti selvatici e i timorosi gruppi di daini. Costituiscono uno dei luoghi naturali più pregiati del Salento, con un ecosistema che ospita varie specie animali e vegetali e costituiscono una "Zona di Protezione Speciale" (ZPS), proposta come Sito di Importanza Comunitaria europeo (pSIC). Tra i maggiori luoghi di pregio dell'oasi dei laghi Alimini, è da segnalare sulla costa la baia dei Turchi. Selvaggia e incontaminata, è raggiungibile solo a piedi, ed è il luogo dove, secondo la leggenda, sarebbero sbarcati i guerrieri turchi nell'ambito della battaglia di Otranto del XV secolo.
Fonte:it.wikipedia.org

lunedì 19 settembre 2016

La baia dei Turchi

La baia dei Turchi, a pochi chilometri a nord di Otranto, è il luogo dove, secondo la tradizione, sbarcarono i guerrieri turchi nel corso dell'assedio alla città di Otranto del XV secolo (battaglia di Otranto).
Sabbiosa e incontaminata, la baia appartiene alla pregiata Oasi protetta dei Laghi Alimini, uno degli ecosistemi più importanti del Salento e della Puglia.
La baia dei Turchi e la zona dei laghi Alimini sono classificate come Sito di importanza comunitaria (SIC).
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Di Paride81 - Opera propria, CC BY 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=10370836

Nel gennaio 2007 il Fondo per l'Ambiente Italiano (FAI) ha inserito la baia dei Turchi tra i primi 100 luoghi da salvare in Italia (grazie alle segnalazioni ricevute in occasione della terza edizione dell'iniziativa "I luoghi del cuore").
Nel gennaio 2009, in occasione del nuovo censimento, il FAI ha comunicato che le segnalazioni pervenute hanno condotto la baia dei Turchi al 12º posto nazionale (primo nella regione Puglia) nella classifica dei luoghi del cuore.
Fonte:it.wikipedia.org

venerdì 16 settembre 2016

Punta prosciutto

Punta Prosciutto è una località marittima facente parte del comune di Porto Cesareo ed estremo nord-occidentale della provincia di Lecce, nel Salento.

La particolarità del mare sta nel fatto che il fondale basso viene recuperato dopo pochi metri. Le spiagge di sabbia bianca si protendono per diversi chilometri e retrostanti a esse si estendono dune secolari, ricoperte dalla tipica vegetazione mediterranea salentina. L'80% delle spiagge sono libere.

Il tratto di Punta Prosciutto è delimitato al nord da Torre Colimena e a sud da Torre Lapillo, circoscritto per altro da una folta schiera di macchia mediterranea secolare. Il sollevamento del fondale marino ha generato un'area umida che ha prodotto un particolare habitat per l'instaurazione di una particolare flora e fauna. Nella zona è stato istituito il Parco Palude del Conte.

Rientrano nel parco anche le dune e le cosiddette "spunnulate" (dal termine dialettale spunnare, "sprofondare"), consistenti in alcune cavità naturali presenti nel terreno, di varie dimensioni, localizzate soprattutto attorno all'ormai diroccata Torre Castiglione.
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GFDL con disclaimer, https://it.wikipedia.org/wiki/File:Spiaggia_di_Punta_Prosciutto.JPG
Fonte: it.wikipedia.org

lunedì 5 settembre 2016

Basilica di Santa Caterina d'Alessandria - Galatina

La basilica di Santa Caterina d'Alessandria, uno dei più insigni monumenti dell'arte romanica pugliese e gotica in Puglia, è un edificio del centro storico di Galatina.
La basilica fu realizzata tra il 1369 e il 1391, per volontà di Raimondello Orsini del Balzo. Questi, in uno dei suoi numerosi viaggi, di ritorno dalle crociate, si spinse sino alla sommità del Monte Sinai per rendere omaggio al corpo di santa Caterina; secondo la leggenda, nel ripartire, baciò la mano della santa, strappandole il dito con i denti. Tornato in Italia portò con sé la reliquia che, incastonata in un reliquiario d'argento, tuttora si conserva nel tesoro della chiesa.
L'edificio, alla morte di Raimondello avvenuta nel 1405, sarà completato dalla moglie, la principessa Maria d'Enghien, e poi dal figlio, Giovanni Antonio Orsini Del Balzo. L'edificio fu costruito su una preesistente chiesa bizantina di rito greco risalente al IX-X secolo le cui tracce sono ben visibili nel muro esterno della navata destra in cui è stata inglobata, forse per risparmiare materiale edilizio, l'abside.

GFDL con disclaimer, https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=622045



Fonte: it.wikipedia.org

giovedì 1 settembre 2016

Galatina

Galatina (San Pietro in Galatina fino al 1861) è un comune italiano di 27 109 abitanti della provincia di Lecce in Puglia.
Situato nel Salento centrale, è il terzo centro della provincia per numero di abitanti e uno dei centri più popolosi dell'area meridionale della Puglia. Dista 20 km dal capoluogo in direzione sud. Comprende anche le frazioni di Collemeto, Noha, Santa Barbara.
Sede ospedaliera e fieristica, si fregia per regio decreto del titolo di città dal 20 luglio 1793; aderisce all'Associazione Nazionale Città del Vino ed è città d'arte.

Luoghi interessanti in questa città d'arte:

Chiesa Matrice SS. Pietro e Paolo, Palazzo Congedo, Porta Luce, Porta Nuova, Palazzo ducale o Castello, Palazzo Bardoscia, Cripta della Porta, Chiesa delle Anime, Cappella di San Paolo, Museo della Basilica di Santa Caterina d’Alessandria, Palazzo Baldi, Chiesa di San Biagio o di Santa Caterina Novella, Museo civico Pietro Cavoti.

Fonte: it.wikipedia.org